Tante Vie Per Imparare Progetto Portfolio |
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Luciano
Mariani Portfolio
Strumenti per documentare e valutarecosa si impara e come si impara Libro
dello studente (128 pp.) Guida per l’insegnante (96 pp.) Zanichelli,
Bologna, 2000
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Ø Presentazione Saper apprendere, o “imparare a imparare” Ø
Le finalità di
Portfolio
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Esempi di
schede-attività: Ø La mia biografia di apprendimento Ø C’è una ricetta per il successo? (Dal Modulo
C: Motivazioni e interessi) e relative Note
per l’insegnante Ø Una strategia al giorno … (Dal Modulo E: Agire in
modo strategico) Ø Uguali o diversi? (Dal Modulo G: La strategia
della classifica) Ø Il mistero dei Bogo (Dal Modulo H: La strategia
del codice segreto), nella versione interattiva realizzata per questo sito Ø Il programmatore (Dal Modulo L: La strategia del
piano di battaglia) |
La problematica del metodo di studio e delle
strategie di apprendimento è ormai riconosciuta come elemento fondante di ogni
processo di formazione, e quindi anche dei curricoli di un sistema educativo.
Prima ancora che in ambito scolastico, questa problematica è emersa con forza,
negli ultimi decenni, nel mercato del lavoro e nei sistemi formativi ad esso
collegati: ad una costante e rapida trasformazione delle strutture
socio-economiche e produttive si è sempre più accompagnata la richiesta di
profili professionali flessibili, e, in termini più generali, della capacità
personale di saper gestire il cambiamento. Di conseguenza, ai curricoli
formativi viene oggi richiesto di realizzare non soltanto l’acquisizione di una
serie di contenuti (conoscenze e competenze), sempre meglio identificati
e “certificati”, ma anche lo sviluppo di una capacità di (ri)formazione
continua: un controllo, cioè, dei propri processi di apprendimento che
permetta agli individui e ai gruppi di imparare ad imparare, in modo da
poter disporre degli strumenti per una formazione permanente e ricorrente oltre
i confini stessi dei curricoli scolastici istituzionali.
Questo saper apprendere è tuttavia una
categoria concettuale complessa, che merita di essere meglio descritta in modo
specifico se si vuole farne una componente essenziale di qualsiasi curricolo.
Si sta facendo strada l’idea che per imparare ad imparare non serva solo il
“saper fare”, cioè il possesso di abilità o tecniche di studio (anche se
codificate in un più sistematico, quanto spesso fantomatico, “metodo di
studio”). L’evoluzione delle teorie dell’apprendimento verso modelli più legati
al cognitivismo e al costruttivismo, da una parte, e l’esperienza “sul campo”
di chi per tanti anni ha tentato di far acquisire ai propri studenti una
metodologia di lavoro, dall’altra, sembrano suggerire percorsi più complessi
(più difficili, ma anche più ricchi) a chi desidera accettare la sfida dell’insegnare
a imparare – percorsi che, accanto ad un saper fare tengano in
debita considerazione un sapere e un saper essere.
Il saper apprendere si viene così
configurando come l’integrazione di ambiti personali distinti anche se
costantemente interagenti:
Il saper apprendere non si delinea così come un
“pacchetto” chiuso di tecniche e strumenti, ma piuttosto come un processo
aperto, un percorso dinamico di esplorazione e di scoperta che attraversa i
curricoli sia in senso orizzontale (trasversalmente alle varie discipline), sia
in senso verticale (attraverso i vari “cicli” di istruzione”). E’ forte in
questo percorso il senso della continuità, poiché il fuoco non è (o non è
soltanto) sui contenuti, ma sull’individuo che, attraversando i curricoli
scolastici, si evolve e costruisce il proprio profilo di persona e, in
particolare, di persona che sta imparando ad imparare.
Alla luce di queste considerazioni è più agevole
spiegare in che cosa consista la proposta di Portfolio.
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Gruppo Modulare 1: Stili di apprendimento. In questo ambito vengono esplorate le preferenze
ambientali e le modalità sensoriali (Modulo A) e gli stili cognitivi (Modulo
B). |
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Gruppo Modulare 2:
Convinzioni, atteggiamenti, motivazioni. L’attenzione è qui rivolta
ai fattori che possono influenzare la motivazione, tra cui anche gli
“interessi” personali dentro e fuori la scuola (Modulo C) e le convinzioni,
spesso nascoste, sulla natura delle discipline, sui metodi di apprendimento
delle stesse, e sull’utilità ed efficacia delle attività svolte per
apprenderle (Modulo D). |
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Gruppo Modulare 3: Strategie di apprendimento. Dopo un’introduzione finalizzata ad esplicitare
le caratteristiche dei comportamenti “strategici” (Modulo E), si passano in
rassegna alcune fondamentali strategie cognitive e metacognitive, che vengono
presentate ed attivate attraverso “compiti” concreti prima di essere
concettualizzate come strumenti applicabili a diversi contesti disciplinari.
Le strategie sono chiamate con un “nome di fantasia” per favorirne il
riconoscimento, il trasferimento e l’applicazione concreta: Strategie cognitive:
Strategie metacognitive:
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Il Centro Risorse, con cui si conclude
l’opera, è una raccolta di strumenti per il monitoraggio e la valutazione.
Questi strumenti, in parte già utilizzati nei moduli, sono stati raccolti in una
sezione separata per sottolinearne l’utilità generale in contesti e
situazioni diverse. Di ognuno di questi strumenti vengono forniti esempi,
descrizioni e suggerimenti per la loro costruzione ed il loro utilizzo.
L’insegnante li potrà utilizzare liberamente, come supporto ad attività di
verifica e di (auto)valutazione. |
Portfolio propone infine
un’”estensione in rete”: la possibilità cioè, per gli insegnanti e gli
studenti, di dialogare con l’Autore, attraverso materiali, attività e
collegamenti continuamente aggiornati, in italiano e in inglese, su questo
sito Internet: |
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