Learning Paths - Tante Vie Per Imparare

Convinzioni e atteggiamenti a scuola

 

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Contributi teorico-metodologiciQuestionariInvito ad un sondaggio

 

Contributi teorico-metodologici

 

Convinzioni, atteggiamenti, motivazioni: la dimensione nascosta del "saper leggere"

(Lingua e Nuova Didattica, Anno XLV, No. 4, Novembre 2016, pp. 131-145)

Dopo aver introdotto il concetto di comprensione scritta in quanto competenza, questo contributo esamina dapprima le convinzioni degli studenti come rappresentazioni mentali della lettura, nei riguardi sia della natura di quanto si apprende (“che cos’è la lettura”), sia dei relativi processi di apprendimento (“come si impara a leggere”), e infine di se stessi in quanto lettori. Si passa poi a definire gli atteggiamenti come “convinzioni fornite di valore”, che comportano reazioni affettive e valutative, tali da condizionare in ultima analisi le scelte e i comportamenti individuali. Convinzioni e atteggiamenti sono anche alla base della motivazione a leggere, che viene discussa alla luce di due aspetti importanti: il senso di auto-efficacia e il valore attribuito alla lettura. La motivazione a leggere deve essere sostenuta da opportune strategie didattiche volte a suscitarla prima del compito, sostenerla durante l’esecuzione, e rafforzarla al termine dell’attività. Dopo un breve accenno alle nuove sfide che l’era digitale pone alla lettura, si discutono le modalità per esplorare convinzioni, atteggiamenti e motivazioni e per utilizzare proficuamente i dati raccolti. L’Appendice fornisce infine alcuni esempi di strumenti per sondare queste dimensioni nascoste della competenza.

 

Convinzioni e atteggiamenti a scuola: alla scoperta del "curriculum nascosto"

(Lingua e Nuova Didattica, Anno XXIX, No. 5, 2000)

Come sono strutturate le convinzioni e gli atteggiamenti di insegnanti e studenti, e come agiscono nell'influenzare scelte, decisioni e comportamenti?

E' disponibile anche una versione inglese.

 

Imparare le lingue straniere a scuola: una ricerca sulle convinzioni e gli atteggiamenti degli studenti

 

(Una versione ridotta di questo contributo e' apparsa in Lingua e Nuova Didattica, Anno XL, No. 5, Dicembre 2011)

 

In questa ricerca, condotta in scuole secondarie di secondo grado del Nord Italia, e' stato utilizzato un questionario strutturato centrato su alcuni aspetti specifici dell'apprendimento linguistico a scuola (tra cui l'attitudine, i ruoli di insegnanti e studenti, il plurilinguismo, il rapporto tra correttezza e fluenza, il significato degli errori e il loro trattamento, l'(auto)valutazione).

 

Il lato nascosto della competenza: Le convinzioni e gli atteggiamenti negli apprendimenti linguistici

(Lingua e Nuova Didattica, Anno XLI, No. 5, Dicembre 2012)

 

L'analisi delle metafore su cio' che per gli studenti significa "sapere una lingua straniera" e "imparare una lingua a scuola" ha permesso di identificare strutture ricorrenti nelle loro convinzioni, che in parte si riferiscono a categorie ben note (come le nozioni di motivazione intrinseca ed estrinseca, strumentale e integrativa), ma che permettono anche di portare allo scoperto una rete di costrutti personali cruciali per gli apprendimenti (non solo linguistici): le implicazioni cognitive ed affettive (per il senso di competenza, di autostima, di autoefficacia), le relazioni tra il valore percepito dell'apprendimento e le aspettative di successo, l'impatto sul proprio senso di identita' personale e sociale, i rapporti percepiti all'interno degli apprendimenti linguistici (L1, L2, Ln ...) e le somiglianze e differenze percepite rispetto ad apprendimenti di altro tipo.

 

 

Convinzioni e attteggiamenti verso l'apprendimento delle lingue: insegnanti e studenti a confronto

(Babylonia, N. 1, 2013, pp. 70-74)

La ricerca in linguistica applicata ha chiaramente dimostrato che cio' che pensano gli studenti e gli insegnanti della natura di una lingua (materna e seconda o straniera), delle culture, delle modalita' di apprendimento e insegnamento, e di se stessi in quanto discenti o docenti, esercita una profonda influenza sulle loro intenzioni, decisioni e comportamenti.  Questo contributo riporta i risultati di una ricerca che ha messo a confronto le convinzioni e gli atteggiamenti degli studenti con quelli dei loro insegnanti.

 

Attitudini e atteggiamenti nell'apprendimento linguistico

(Italiano LinguaDue, n. 2, 2010)

L'attitudine e gli atteggiamenti incidono fortemente sui processi e sugli esiti dell'apprendimento linguistico e interculturale. Questo contributo mette a fuoco le differenze concettuali (attitudine come talento o predisposizione personale che facilita l'apprendimento; atteggiamenti come convinzioni personali fornite di valore), e chiarisce come questi fattori si rapportino nel determinare la percezione individuale delle proprie capacita'.

 

 

Rubrica "Convinzioni e atteggiamenti" sulla rivista  Insegnare    del CIDI (Centro Iniziativa Democratica degli Insegnanti)

 

 

Probing the hidden curriculum: Teachers' and students' beliefs and attitudes

Language awareness - learning awareness in a communicative approach: A key to learner independence

 

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QUESTIONARI

 

Questionario “Convinzioni e atteggiamenti nell´apprendimento linguistico”

Convinzioni e atteggiamenti sulla natura della lingua, della comunicazione e della cultura, e sulla natura dei processi di apprendimento e insegnamento, condizionano, spesso in maniera inconsapevole, i modi di imparare e di insegnare. Questo questionario costituisce un momento di riflessione e di discussione sulle proprie immagini mentali di alcuni fattori che influenzano l´apprendimento linguistico.

 

Piccola indagine sulle convinzioni e gli atteggiamenti

Un´altra modalità per esplorare convinzioni e atteggiamenti: definizioni e analogie da completare liberamente ...

 

L'autonomia: Una scala di convinzioni e atteggiamenti

Che ne pensi dell´autonomia nell´apprendimento? Esplora le tue convinzioni al riguardo di alcuni dei principali fattori coinvolti, e discutine con un(a) collega, un(`) amico/a ...

 

 

IMPARARE LE LINGUE STRANIERE A SCUOLA

Un sondaggio delle convinzioni di studenti e insegnanti

 

Ti invito a partecipare ad un sondaggio delle convinzioni di insegnanti e studenti sull'apprendimento delle lingue straniere nella scuola secondaria di secondo grado.

 

Motivazioni del sondaggio

La ricerca ha ampiamente dimostrato che cio' che pensano gli studenti e gli insegnanti della natura di una lingua (materna e/o seconda o straniera), dei modi di imparare e insegnare una lingua, e di se stessi in quanto discenti o docenti, condiziona in modo cruciale le intenzioni, le decisioni e i comportamenti. Spesso, convinzioni conflittuali tra insegnanti e studenti e tra studenti e studenti sono all'origine di malintesi e mancate convergenze su obiettivi, metodologie e valutazione del lavoro. Il fatto che le convinzioni profonde siano per lo piu' implicite, spesso inconsapevoli, e quasi mai portate allo scoperto le rende ancora piu' difficili da comprendere e gestire.

 

Obiettivi

Con questo sondaggio ti propongo dunque di

  • far emergere le tue convinzioni e quelle dei tuoi studenti;
  • analizzare e confrontare i risultati;
  • utilizzare questi dati, se vorrai, per aprire un confronto con gli studenti che porti eventualmente ad una evoluzione nei rapporti di classe e nelle pratiche didattiche.

 

Contenuti

La portata del sondaggio e' volutamente limitata perche' possa costituire una piccola ma significativa esperienza, non dispendiosa in termini di tempi ed energie, ed "ecologica", nel senso di rispettare e valorizzare il reale clima di una classe particolare. Per questo i temi sono stati ristretti

  • alle convinzioni di carattere generale su cosa significa "sapere" una lingua e sul ruolo che dovrebbero giocare studente e insegnante nel suo apprendimento - cf. questionario n. 1;
  • ad alcune convinzioni di carattere piu' specifico - cf. questionario n. 2, e piu' precisamente:
  • l'attitudine all'apprendimento delle lingue (domanda n. 1);
  • alcuni aspetti piu' dettagliati dei ruoli dell'insegnante e dello studente (domande n. 2-3-4);
  • il ruolo del plurilinguismo (domanda n. 5);
  • il carattere sociale o individuale dell'apprendimento (domanda n. 6);
  • il rapporto tra correttezza e fluenza comunicativa (domanda n. 7);
  • il significato degli errori e il loro trattamento (domande n. 8-9 );
  • il valore dell'(auto)valutazione (domanda n. 10).

 

Strumenti

I due questionari sono destinati sia all'insegnante che allo studente. Si e' cercato di utilizzare un linguaggio non tecnico, che permettesse un confronto agevole tra le risposte, e di favorire una grande flessibilita' di modalita' di risposta.

Il questionario n. 1 si articola in 3 domande, a cui si puo' rispondere completando un'affermazione oppure completando una metafora oppure in entrambi i modi. Si e' anche data la possibilita' di rispondere anche (o soltanto) con un disegno o uno schema.

Il questionario n. 2 si articola in 10 domande a risposta multipla, in cui si chiede di scegliere una sola alternativa (tre alternative per le domande n. 3 e 4).

 

Somministrazione

I questionari possono essere somministrati in una o piu' classi gia' conosciute, ma puo' essere interessante anche utilizzarli come una delle forme dell'accoglienza e della diagnosi iniziale. Le risposte dovrebbero essere anonime, salvo casi eccezionali.

L'insegnante compila i suoi questionari prima di sottoporre gli stessi alla classe.

Prima della somministrazione, occorre

  • presentare brevemente motivazioni e scopo del sondaggio;
  • sottolinearne il carattere di pura indagine (non valutativo);
  • incoraggiare la massima liberta' di espressione;
  • rispondere ad eventuali domande solo per chiarire difficolta' di interpretazione;
  • chiarire l'uso che verra' fatto delle risposte: ad esempio, le modalita' con cui verranno riportati i risultati alla classe.

 

Elaborazione e analisi dei dati

I dati del questionario n. 1 sono di tipo qualitativo: la lettura delle risposte dovrebbe permettere di identificare alcune ampie categorie entro cui possono essere classificate le convinzioni (ad es., sapere una lingua = padroneggiare strutture, utilizzare vocaboli, comunicare ...; imparare una lingua = studiare grammatica, vocabolario, pronuncia, fare pratica, usarla fuori dalla scuola ...). Anche le metafore possono rientrare in queste classificazioni, ma tenendole bene in evidenza a parte per non disperderne il forte potenziale creativo e simbolico. Si veda la scheda per l'analisi dei risultati.

I dati del questionario n. 2 sono di tipo quantitativo: si veda la scheda per la raccolta e l'elaborazione dei dati e la scheda per l'analisi dei risultati.

 

Feedback

Occorre decidere le modalita' con cui vorrai riportare i risultati alla classe - a solo titolo di esempio:

  • distribuendo i dati elaborati e commentandoli;
  • distribuendo i dati agli studenti, che li commenteranno, prima a piccoli gruppi, poi in plenaria;
  • conducendo delle brevi interviste con piccoli gruppi di studenti, sulla base di alcune domande che riflettano i temi piu' rilevanti emersi dal sondaggio (si veda l'elenco delle domande-guida);
  • discutendo le implicazioni didattiche dei dati piu' significativi, ad es. ipotizzando qualche cambiamento negli obiettivi, nelle metodologie, nelle attivita', nei materiali, negli strumenti;
  • e mettendo piu' decisamente a confronto le risposte dell'insegnante e quelle degli studenti per evidenziare convergenze e divergenze - con l'obiettivo di negoziare, se possibile, eventuali nuovi equilibri.

Si vedano le indicazioni per la restituzione dei dati agli studenti.

 

Una nota finale di flessibilita'!

Tieni presente che il testo dei questionari non e' affatto "blindato". Lo scopo non e' di ottenere dati statisticamente rilevanti, ma di esplorare una realta' specifica, quella di una tua classe o di piu' classi, mettendoli in relazione con le conoscenze che gia' possiedi e che possiedono i tuoi colleghi sul tuo particolare contesto di lavoro. Considerati dunque assolutamente libera/o di modificare i questionari secondo quelle che ritieni essere le tue particolari esigenze.

Inoltre, anche se il presente sondaggio riguarda le lingue straniere, ti renderai subito conto che, con opportune modifiche, puo' essere adattato anche per altre discipline.

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www.learningpaths.org         luciano.mariani@iol.it