Modulo 1: Gestire le differenze individuali: una pluralità di interventi

1I - Una conclusione provvisoria ...

 

In questo modulo si è partiti dalla constatazione che le differenze individuali in un gruppo di apprendimento sono inevitabili, tanto quanto ne è inevitabile la presa in carico in un curricolo che voglia porre il discente al centro dell'apprendimento. Al di là dell'individualizzazione assoluta dei percorsi, ritenuta una strada difficilmente perseguibile, ci si è chiesti che cosa significhi tener conto delle diversità e di come queste possano essere gestite nel quotidiano di situazioni di classe. Nella gamma di opzioni possibili si sono messe a fuoco due "didattiche" complementari: una didattica variegata, centrata sull'adattare i compiti agli studenti, e una didattica strategica e metacognitiva, centrata sull'adattare gli studenti ai compiti. Quest'ultima implica non solo il potenziamento degli studenti tramite opportune strategie, ma anche la loro progressiva presa di coscienza del proprio profilo dinamico personale.

Questi diversi interventi didattici si giustificano anche nel quadro di un'educazione alla complessità che rifugge da semplificazioni e scorciatoie metodologiche - un'educazione il cui principio ispiratore è così ben sintetizzato da Morin (1):

Si dovrebbero insegnare i principi di strategia che permettano di affrontare i rischi, l'inatteso e l'incerto, e di modificarne l'evoluzione grazie alle informazioni acquisite nel corso dell'azione. Bisogna apprendere a navigare in un oceano d'incertezze attraverso arcipelaghi di certezza.  

Per esplorare più a fondo, e in modo più specifico, le problematiche introdotte in questo modulo, torna alla Home Page e seleziona l'argomento che ti interessa ...

 

(1) Morin, E. 2001. I sette saperi necessari all'educazione del futuro. Milano: Raffello Cortina Editore.

 

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